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IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE SU CINGOLI DELLA REGIONE MARCHE DEL 2003. UN IMPATTO AMBIENTALE DEVASTANTE
Le foto con il verde sono quelle della Valle dei caprioli che potrebbe essere oggetto delle estrazioni. La cava riportata è il vasto fronte della ex Sielpa.
Cingoli, 20 marzo. E’ stato avviato il 10 marzo scorso il procedimento per la rinnovazione del programma delle attività estrattive in Provincia con la convocazione del C.A.L. Consiglio delle autonomie locali.
Il programma – come ha spiegato il Presidente della Provincia – è scaduto nel 3013 poichè aveva una durata di 10 anni.
Fermo restando l’individuazione dei bacini (quello di Cingoli è il bacino n.4) e i quantitativi di calcare e ghiaia, indicati dal piano regionale del 2003 (che non cambia), l’intento della Provincia di Macerata è quello di riesaminare le questioni afferenti le autorizzazioni su nuovi progetti, ovvero di rimettere mano a quelli che nella precedente selezione erano stati esclusi.
Altro fine perseguito dalla Provincia è quello del recupero delle cave non collaudate.
In questo caso si consente la riapertura dei bacini per completarne il collaudo.
Nel corso della riunione, il Comune di Cingoli aveva sostenuto che il procedimento non subisse accelerazioni non giustificate da nessuna urgenza. Anzi, il Sindaco Saltamartini, aveva chiesto che i tecnici della Provincia svolgessero una ricognizione sui luoghi anche per aggiornare la situazione dell’impatto ambientale che, in tema di calcare, vede Cingoli al centro del piano di estrazione.
E nel 2003 il piano Regionale prevedeva l’utilizzo della Valle che arbitrariamente abbiamo denominato dei Caprioli, che l’Amministrazione comunale di Cingoli non può consentire.
Al CAL del 10 marzo il Sindaco di Cingoli ha votato contro il piano provinciale. Quattro Comuni si sono astenuti. Adesso, parte il procedimento di VAS.
Tutti gli atti sono pubblicati sul sito del Comune di Cingoli e della Provincia di Macerata sul segunte Link: