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Intitolazione della Caserma ad Alfredo Beni, una Festa per i 200 anni dell’Arma e per Cingoli
Cingoli, 17 luglio. All’appuntamento per celebrare un Eroe “alla memoria” dei nostri tempi, l’Appuntato dei Carabinieri caduto in servizio nel 1977, oggi a Cingoli c’erano tutti. C’era la Vedova la Signora Elena Beni con il figlio Filippo, il Generale di Corpo d’Armata, medaglio d’Oro al Valor militare Aiosa che era il Comandante della Comapgnia dell’epoca. E non poteva essere diversamente. Ma la presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Capo della polizia, direttore generale della pubblica sicurezza Alessandro Pansa, del Comandante generale dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli ha sottolineato come l’iniziativa avesse un valore profondo ed educativo, specie pochi giorni prima dell’anniversario della strage di Via d’Amelio ove perse la vita Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Era il 20 luglio 1992. L’Assessore Paola Giorgi è intervenuta in rappresentanza della Giunta regionale. L’assemblea è stata rappresentata dal Vice Presidente Giacomo Bugaro e dai Consiglieri regionali Massi e Silvetti. Tra gli altri si sottolinea la presenza del Presidente della Provincia Pettinari con l’Assessore Lippi, i Sindaci guidati da Carancini, il Prefetto di Macerata, i Questori di tutte le Marche, il Comandante Regionale e provinciale della
Guardia di finanza, dei vigili del fuoco, dell’Esercito e della Marina. Al massimo livello era rappresentata la Giurisdizione ordinaria con il Presidente della Corte di Appello e il Procuratore della Repubblica di Macerata. E non per ultimo il Vicario del Vescovo. Al completo sono stati schierati i militari dell’Arma, dal Comandante regionale ai molti militari e marescialli comandanti di Stazione. La fanfara dei carabinieri di Firenze è stata un complemento insostituibile di tutta la manifestazione con i suoi motivi che hanno fatto aleggiare il senso più profondo dell’iniziativa. Molto pubblico, tanta gente sotto il sole dall’inizio alla fine e tanti applausi. Numerosi i bambini con le loro insegnanti che hanno cantato a squarcia gola l’inno di Mameli. Pubblichiamo alcune foto che icasticamente rappresentano più di ogni altro discorso ciò che è avvenuto. Ai carabinieri, all’Arma e a tutte le altre forze di polizia la gratitudine dei cittadini e delle Istituzioni: GRAZIE !